dai POEMETTI LIRICI
poesie dedicate al movimento proletario e socialista
poesie dedicate al movimento proletario e socialista
SERA DI PRIMO MAGGIO
Passa la storia; io sento
ne’ silenzî del tempo
un divenire infaticato e lento;
murmure di fiumana che non sai dove va.
Io guardo fuori, al piano
e veggo in fondo al cielo
un paese di nuvole lontano.
saran procelle od iridi che romperai di là?
LA CALMA FORZA NOVELLA
Noi non abbiam bisogno di sognare il futuro.
A noi basta il diffuso, calmo, reale avvento
che si compie ogni giorno. Questo moto sicuro
è storia ed è poema in ogni suo momento.
In un tempio germanico grande, semplice, puro,
che Marx eresse alle aure d’un bel rinascimento,
dorme, tra i vaghi albori del secolo venturo,
la vecchia, ingenua musa dell’odio e del lamento.
La vita che perdona, perché tutto comprende,
forse nel male ha posto scopo e ragion pel bene:
è buona guerra questa che l’età nostra imprende.
Giovine forza armata d’opera e di pensiero,
contro l’ordine antico l’ordine nostro viene.
Più che un fulmine d’odio vale un lampo di vero.
RITORNO DI OPERAIE
Discendevan così,
meste e soavi,
dopo il lavoro,
per la strada aprica,
cantando una
speranza
di redenta fatica:
Stanche sorelle,
siamo noi le schiere
bene avviate ad
un’età più bella?
La potrem noi
vedere
l’attesa era
novella?
Ma se pur cessi la
fatica e resti
in serene armonie
solo il lavoro,
tornerà sempre al
mondo
quell’accorato
coro.
Nei vesperi laggiù
dell’avvenire,
sul ciglio delle
verdi umide culle,
vedo ricomparire
un gruppo di
fanciulle
che canta a piena
gola e con gli sguardi
annegati nel
cielo, ed ha nel canto
l’eterna,
appassionata
giovinezza del
pianto.
Presso i cespugli,
sulla via fiorita
Rinascerà, spasimo
eterno, amore;
biancospin della
vita
rifiorirà il
dolore.
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