giovedì 6 maggio 2010

GIOVANNI BERTACCHI LIBROWEB: 5° capitolo. Le Alpi




                                                                     Baita Segantini




LE ALPI

I verdi balzi e i pascoli ridenti,
reduce pellegrino, (1) ho riveduto;
ai ghiacci eterni, ai fiumi ed ai torrenti
ho ridato dal cuore il mio saluto.

Qui dov’io seggo schiudesi agli intenti
sguardi (2) il riso del ciel limpido e muto;
qui dov’io seggo il mio pensiero in lenti
desideri di pace erra perduto.

La catena dell’Alpi in ampio giro
variata di nevi e di pinete
in vallate profonde, ecco, s’adima (4) .

E vagabonda (5) d’una ad altra cima,
solca una nube l’immortal quiete
della nitida volta di zaffiro.


Le Alpi (dal Canzoniere delle Alpi, 1895 ). L’imponente visione del paesaggio alpino ispira a Giovanni Bertacchi, desideroso di solitudine e di pace, questo sonetto che ha i tratti della pensosa semplicità tanto cara al “sentire” post-romantico.
Metro: sonetto. Schema: ABAB, ABAB, CDE, EDC.

(1) Di ritorno da un lungo viaggio.
(2) Si mostra ai miei “sguardi intenti”, ammirati.
(3) ”Variata”: fatta varia: resa bella.
(4) “s’adima”: si abbassa.
(5) “E vagabonda”: e la volta celeste, azzurra e limpida come zaffiro, eternamente quieta, è solcata appena da una nuvola che vaga (vagabonda) di vetta in vetta.

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